Comunicati Stampa

Primo Maggio, Gazzi «rivendichiamo il diritto a lavorare senza il timore di essere aggrediti»

Pubblichiamo il comunicato stampa con le dichiarazioni del Presidente CNOAS Gianmario Gazzi in occasione della festa del 1° MAGGIO

Roma, 30 aprile 2018. “Nel giorno in cui si festeggia il lavoro e la dignità di tutti i lavoratori gli assistenti sociali italiani richiamano l’attenzione delle forze politiche, delle istituzioni e dell’opinione pubblica su un tema – quello della sicurezza sul proprio posto di lavoro – che, per quanto riguarda proprio questa professione, sta diventando una vera e propria emergenza. Non è più sufficiente dire basta a tutti gli episodi di aggressione e violenza – in un crescente drammatico – cui sono oggetto gli assistenti sociali italiani: occorre che le norme che regolano l’attività dei Servizi sociali in tema di sicurezza sul posto di lavoro siano finalmente fatte compiutamente osservare. Questo è l’unico modo per scongiurare l’escalation di questi episodi che rischiano prima o poi di sfociare in una tragedia: se tragedia sarà, sarà una tragedia ampiamente annunciata e sarà assai facile individuare le responsabilità omissive che non l’hanno impedita”.

Così Gianmario Gazzi, Presidente del Consiglio nazionale degli assistenti sociali in occasione della Festa del Primo Maggio.

“Questo, per mille motivi, è un momento assai difficile per il mondo del lavoro – ricorda Gazzi: i diritti vengono barattati e compressi, cresce il lavoro irregolare, precario, nero, sottopagato, affatto valorizzato. E di questo scenario gli assistenti sociali sono – molto spesso – contemporaneamente spettatori e protagonisti”.

“Cresce – dice ancora – un nuovo mondo del lavoro che è lo specchio della digitalizzazione selvaggia, incontrollata e della nuova potestà delegata agli algoritmi senza cuore e sentimento che decidono la sorte e la dignità di uomini e donne che nel lavoro, invece, ripongono le loro speranze innanzitutto per una vera dignità prima ancora che per vita migliore.”

“Cresce anche – prosegue Gazzi – l’incertezza per il futuro anche a fronte di Istituzioni ancora balbettanti e che continuano a non mostrare la necessaria capacità di guardare al bene comune e all’interesse generale del Paese che invece è atteso ad appuntamenti importanti e decisivi per il proprio futuro”.

“Di Festa del lavoro e dei lavoratori si parla, dunque, in occasione del Primo Maggio, sottolinea ancora Gazzi: ma guai a dimenticare che questo nuovo mondo del lavoro mostra forti caratteri di sfruttamento, marginalizzazione, nuovo caporalato anche intellettuale. Mostra il nuovo volto della povertà sociale che sta travolgendo singoli e le comunità e che rischia di lasciare dietro di sé macerie morali da cui sarà assai difficile avviare una ricostruzione”.

“Solo potenziando adeguatamente gli strumenti di welfare cercando di adeguarlo alle aspettative dei cittadini sarà possibile accompagnare le persone, le famiglie e le comunità a superare indenni questi momenti di profonda trasformazione della struttura stessa della società italiana”, conclude il Presidente degli assistenti sociali italiani.